Emilia Romagna

Chiese di Bologna

Bologna, chiesa di San PetronioBasilica di S. Petronio
La chiesa, iniziata nel 1390 da A. Di Vincenzo, è caratterizzata dalla facciata incompiuta, rivestita nella parte inferiore da pietra d’Istria con specchiature in marmo rosso di Verona. Sulla facciata si aprono tre portali: la porta Magna con le storie del “Vecchio e Nuovo Testamento” rappresenta il capolavoro di Jacopo della Quercia. L’interno è scandito da arcate ogivali e da vetrate istoriate del ‘400 e ‘500. Degni di nota: la Meridiana di G.D. Cassini e D. Guglielmini, il dipinto “S. Rocco” del Parmigianino, gli organi monumentali e gli affreschi di Giovanni da Modena (1410).
Casa Castili Eretta alla metà del 1400, ha la facciata ornata di bifore e decorazioni in cotto. Nel 1768 vi fu collocato il primo ufficio postale, di cui rimane una buchetta sotto il portico.

Chiesa di San Michele in Bosco
Monastero all’interno del complesso oggi sede dell’Istituo Ortopedico Rizzoli. La chiesa edificata tra il 1400 e il 1600 su un preesistente edificio, conserva al suo interno affreschi di C. Cignani e D. Santi (1658-60), il dipinto “S. Francesca Romana” di A. Tiarini (1614), insieme ad altre opere di artisti emiliani del’600. Nella sagrestia affreschi di Girolamo da Carpi (1525-26).

Cenobio di San Vittore
Fin dal 1062 si ha memoria del Cenobio di San Vittore sul Monte Giardino, complesso formato da chiesa, chiostro e monastero. La chiesa in stile romanico (XII secolo) è stata più volte restaurata e presenta un’unica navata divisa a metà da un muro che delimita la zona riservata ai fedeli e quella dei frati. Al suo interno coro ligneo del 1426 e resti di affreschi del’400. Alla chiesa è collegato un prezioso chiostro a pianta quadrata, con colonne binate in marmi pregiati, completamente rifatto alla fine del Cinquecento.

Palazzo Bolognini
Iniziato nel 1521 e completato nel 1551, si compone di una facciata adorna di terrecotte attribuite ad Alfonso Lombardi e Nicolò da Volterra: dodici teste che guardano dall’alto i passanti. Nell’Ottocento il palazzo ospitò la Società del Casino Nobile, frequentata da poeti come Giacomo Leopardi.

Palazzo Bentivoglio
Iniziato nel 1551, ha una superba facciata con decorazioni in arenaria. All’interno maestoso cortile a due ordini di loggiato costruito tra la seconda metà del 1500 e la prima metà del’600.

Chiesa dei Santi Vitale e Agricola
La chiesa, di impianto romanico, è stata oggetto di un pesante intervento di ristrutturazione nel corso dell’Ottocento. Nelle absidi minori sono conservati i sarcofagi dei martiri Vitale e Agricola.

Chiesa del Santuario del Corpus Domini
Costruita tra il 1477 e il 1480, venne ristrutturata internamente da Giovanni Giacomo Monti nel 1687. La facciata quattrocentesca con ornati in cotto, attribuiti allo Sperandio, venne bombardata nel 1943 e successivamente ricomposta sul modello precedente. All’interno vi e’ conservato il corpo incorrotto di Santa Caterina de’ Vigri. Degni di nota i chiostri dei sec. XV, XVI e XVII dell’attiguo convento delle Clarisse.

Oratorio dello Spirito Santo
Mirabile facciata in cotto del Quattrocento bolognese.  All’interno sono visibili i resti di un antico arco della Bononia romana.

Chiesa di San Giovanni in Monte
L’antica chiesa, risalente all’XI secolo, venne ampliata a partire dalla fine del 1200. La facciata del 1474 si ispira al modello veneto-ferrarese. Nella lunetta del protiro è inserita un’aquila in cotto di N. dell’Arca. All’interno preziosi dipinti, tra i quali “S.Francesco” del Guercino, la “Vergine in trono” (1497) e la “Pala” dell’Altare Maggiore (1501) di L. Costa. Notevoli un crocefisso di A. Lombardi e il coro ligneo di P. Sacca (1527).

Chiesa di Santa Maria dei Servi
La chiesa, fondata nel 1346 e ampliata nel corso del XV e XVI secolo, è preceduta da un arioso quadriportico.  L’interno a tre navate ha carattere tardo-gotico, mentre gli arredi delle cappelle sono per lo più barocchi. La chiesa è ricca di opere d’arte, fra le quali una “Maestà” di Cimabue, un polittico in cotto attribuito a Lippo di Dalmasio, resti di affreschi trecenteschi e un dossale d’altare marmoreo di G. A. Montorsoli (1558-61).

Queste sono solo alcune delle più famose chiese di Bologna, città da sempre ricca di monumenti religiosi e civili così come di eventi che si celebrano durante il corso dell’anno.

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