Toscana

XVI edizione de “La Milanesiana”, il 30 maggio a Prato

Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport e Fumetto

Dopo il riscontro positivo dell’eccezionale edizione per il 25° anniversario, LA MILANESIANA, concepita e diretta da ELISABETTA SGARBI continua il suo itinerario culturale con una nuova stagione ricca di appuntamenti che uniscono Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport e Fumetto.

Ogni anno La Milanesiana sviluppa un tema centrale che caratterizza l’intero programma. Il motivo conduttore di questa 26esima edizione è INTELLIGENZA, un termine dalla vasta accezione, essenza del mondo e qualità da sviluppare, suggerito a Elisabetta Sgarbi da Massimo Cacciari. La Rosa dipinta da Franco Battiato, emblema de La Milanesiana sin dalla sua inaugurazione, quest’anno si presenta nelle tonalità del blu rielaborata da Franco Achilli. Una cromia frequentemente associata alla razionalità, all’equilibrio e all’affidabilità, che comunica tranquillità e fiducia in un contesto dove risulta sempre più complesso trovare riferimenti.
Quest’anno La Milanesiana assegna i seguenti riconoscimenti:
Premio Scuola Pitagorica / La Milanesiana per le Scienze a Paolo Zellini
Premio Rosa d’Oro de La Milanesiana a Jeffery Deaver
Premio SIAE / La Milanesiana a Donato Carrisi
Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle a Yasmina Reza
Premio Omaggio al Maestro a Cristian Mungiu

La Milanesiana 2025

Per la prima volta nella sua storia, LA MILANESIANA approderà il 30 maggio nell’affascinante scenario rinascimentale della Tenuta di Artimino presso la Villa Medicea “La Ferdinanda” a Carmignano (Prato), riconosciuta patrimonio UNESCO, con l‘evento intitolato “L’infinito tra matematica e letteratura” realizzato con il supporto della Fondazione Giuseppe Olmo.
Nella maestosa residenza medicea si intrecceranno ambiti disciplinari quali scienza, narrativa e musica con protagonisti di eccezionale valore. Dopo l’introduzione ufficiale di Annabella Pascale, che presiede la Fondazione Giuseppe Olmo, si susseguiranno gli interventi di Paolo Zellini, esperto di matematica, pensiero filosofico e saggistica, i cui scritti esplorano le basi fondamentali della scienza, e Abdulrazak Gurnah, insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 2021, originario di Zanzibar, creatore di opere narrative intense e liriche che esplorano le lacerazioni causate dalle migrazioni e dalle questioni identitarie.

Successivamente, verrà proposto un momento musicale di particolare intensità con l’esibizione di Paolo Fresu, annoverato tra i più significativi interpreti del jazz alla tromba, insieme a Pierpaolo Vacca, virtuoso dell’organetto.

L’incontro prenderà avvio alle ore 21.00, con la compartecipazione della Tenuta di Artimino e della Fondazione Giuseppe Olmo.
La partecipazione non prevede costi ma richiede registrazione obbligatoria, disponibile fino all’esaurimento dei posti, attraverso il seguente collegamento.

Profili biografici

Abdulrazak Gurnah
Vincitore del Premio Nobel per la Letteratura 2021, così motivato dall’Accademia Svedese: “Il Premio Nobel per la Letteratura 2021 viene conferito al narratore Abdulrazak Gurnah per la sua rigorosa e approfondita analisi delle conseguenze del colonialismo e delle vicissitudini dei rifugiati tra differenti culture e continenti”.
Ha composto dieci romanzi attualmente in fase di nuova pubblicazione presso La nave di Teseo: Memory of Departure, Pilgrims Way, Dottie, Paradise (candidato al Booker Prize e al Whitbread Award), Admiring Silence, Sulla riva del mare (selezionato per il Booker Prize e finalista al Los Angeles Times Book Award), Desertion (candidato al Commonwealth Writers’ Prize), The Last Gift, Gravel Heart, Afterlives (selezionato al Walter Scott Prize e finalista all’Orwell Prize for Fiction). La sua opera più recente s’intitola Furto. Ricopre il ruolo di professore emerito di Letteratura inglese e postcoloniale presso l’Università del Kent. Risiede a Canterbury.

Paolo Zellini
Paolo Zellini, con formazione matematica, ha condotto studi e ricerche a Roma, Pisa e negli Stati Uniti. Ha esercitato attività didattica presso le Università di Pisa, Udine e Roma «Tor Vergata», dove dal 1989 ha occupato la cattedra di Analisi Numerica nel Dipartimento di Matematica. I suoi contributi accademici, pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, riguardano l’algebra lineare numerica, la teoria delle matrici, la complessità algoritmica e l’ottimizzazione numerica.
Ha inoltre approfondito il significato di tali ricerche nel contesto storico della matematica e, più ampiamente, dell’evoluzione del pensiero.

Paolo Zellini

Collabora con il supplemento culturale del Corriere della Sera. Ha partecipato attivamente alla costituzione del Master in Comunicazione della Scienza presso la SISSA di Trieste e del Centro per lo Studio delle Forme del Pensiero Antico presso l’Università di Roma Tor Vergata. I suoi volumi più recenti, editi da Adelphi, sono: Discreto e continuo. Storia di un errore (2022) e Il Teorema di Pitagora (2023).

Paolo Fresu
Tra esperienze nella banda paesana e riconoscimenti di portata mondiale, tra le radici nella campagna sarda e la prolifica discografia, tra la scoperta del jazz e le innumerevoli collaborazioni artistiche, tra l’apprezzamento per le piccole realtà e il legame con Parigi, Paolo Fresu è riuscito a creare un ponte tra l’Italia e la cultura jazzistica come pochi altri interpreti, affermandosi a livello globale ed esibendosi in ogni continente accanto alle personalità più rilevanti della scena musicale degli ultimi tre decenni.

Paolo Fresu 2015 HD ph © Roberto Cifarelli
Paolo Fresu 2015 (ph © Roberto Cifarelli)

Le sue realizzazioni discografiche hanno conquistato molteplici riconoscimenti in patria e all’estero.
Ha ricevuto la Laurea Honoris Causa dall’Università Bicocca di Milano e dalla Berklee School of Music di New York. Trombettista versatile e innovativo, figura in circa 500 registrazioni come titolare o in significative collaborazioni, tra cui quelle con M. Nyman, E. Parker, O. Vanoni, Alice.
Attualmente, oltre all’impegno con la sua storica formazione Paolo Fresu Quintet, è coinvolto nel quartetto Devil, nel recente trio con Dino Rubino e Marco Bardoscia, e con esponenti di spicco della nuova generazione jazz italiana nel progetto Heroes, tributo a David Bowie.
Vanta inoltre numerose partnership internazionali, incluso il duo con Uri Caine, il trio con Richard Galliano e Jan Lundgren e molti altri esponenti della musica contemporanea. Degni di nota sono anche i progetti condivisi con figure di primo piano del panorama letterario e teatrale italiano (Mariangela Gualtieri, Ascanio Celestini, Lella Costa, Alessandro Bergonzoni), oltre a una serie di collaborazioni più circoscritte ma significative con le espressioni “consapevoli” della tradizione popolare italiana e dell’elettronica.

Pierpaolo Vacca
Originario di Ovodda in provincia di Nuoro, discendente del celebre suonatore di launeddas Beppe Cuga, si avvicina all’organetto all’età di 6 anni sotto la guida del maestro Peppino Deiana, musicista nato a Sarule ma residente a Ovodda. Si presenta al pubblico in giovane età nelle piazze isolane, rassegne, feste popolari e processioni religiose. Nel 2004 entra a far parte dell’ensemble folkloristico ovoddese Oleri, che accompagna ancora oggi.
Mosso dalla profonda passione per la world music, compone brani ispirati alle sonorità popolari irlandesi e francesi. Nel 2011 dà vita ai Folkaos, ensemble combat folk, con cui si presenta in diverse località e manifestazioni della Sardegna. Grazie alla collaborazione con l’associazione “Lobas” prende parte a varie rassegne folkloristiche sul territorio nazionale e internazionale. Dal 2014, insieme al chitarrista e cantante Giuseppe Muggianu, promuove l’iniziativa “In giro per canzoni”, dedicata ai cantautori italiani.
Nel 2018, su invito di Paolo Fresu al festival “Time in Jazz”, propone un’esibizione solistica intitolata “Jazz e tradizione popolare tra passato e futuro”, curata da Fabio Calzia. Il progetto si caratterizza per un approccio molto personale con l’impiego di elementi elettronici integrati nella musica tradizionale sarda.
Nel giugno 2019, partecipa all’iniziativa music@work, ideata e sviluppata dall’associazione Cherimus: durante una breve permanenza a Dakar, contribuisce alla formazione del gruppo sardo-senegalese “Gegò Yegó”, insieme a Massimo Congiu, Francesco Medda (arrogalla), Pape Ndiaye, Pape Ndiop e Kalsoum. In questo contesto, l’ensemble registra un album che fonde le tradizioni musicali dell’isola con ritmi e melodie senegalesi in una sintesi originale e attuale. Collabora occasionalmente con numerosi artisti, tra cui Alberto Sanna, Gisella Vacca, Mauro Palmas, Francesco Fry Moneti, Modena City Ramblers, Andrea Pisu, Jullien Cartonnet. L
a sua prima opera discografica solista, “Travessu” viene pubblicata dall’etichetta Tǔk di Paolo Fresu e, oltre al progetto individuale collegato al lavoro, prosegue la collaborazione con Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura nel trio nato dall’esperienza teatrale “Tango Macondo” prodotta dal Teatro Stabile di Bolzano per la regia di Giorgio Gallione, che ora vive anche autonomamente come nuova stimolante esplorazione di orizzonti etno-jazz.

Elisabetta Sgarbi
Dopo un percorso venticinquennale come editor e Direttore Editoriale della casa editrice Bompiani, Elisabetta Sgarbi ha costituito nel novembre 2015, insieme ad altri autori tra cui Umberto Eco, Mario Andreose ed Eugenio Lio, La nave di Teseo Editore, di cui ricopre i ruoli di Direttore Generale e Direttore Editoriale.
Ricopre la carica di Presidente di Baldini+Castoldi e Oblomov Edizioni ed è Direttore Responsabile della rivista “linus”.
Ha ideato, e da 26 anni ne guida la direzione artistica, il Festival Internazionale La Milanesiana – Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia Teatro Diritto Economia Sport Fumetto e linus – Festival del Fumetto, giunto quest’anno alla terza edizione.

Elisabetta Sgarbi La Milanesiana 8 B

Dal 1999 dirige e produce le proprie opere cinematografiche, presentate nei festival cinematografici internazionali più prestigiosi.
Nel 2020 ha proposto alla Mostra del Cinema di Venezia un documentario sul gruppo musicale Extraliscio, intitolato Extraliscio-Punk da balera. L’opera ha ottenuto il Premio Siae al talento creativo e il Premio FICE – Federazione Italiana Cinema d’Essais. All’arte fotografica di Nino Migliori ha dedicato due documentari, entrambi presentati in anteprima alla Festa del Cinema di Roma: Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza (2022), candidato ai Nastri d’Argento, e La festa che rovescia il mondo per gioco (2023).
La sua realizzazione cinematografica più recente è L’isola degli idealisti, presentata in concorso alla Festa del Cinema di Roma 2024. Nel 2020 ha fondato la Betty Wrong Edizioni musicali che ha esordito lanciando il doppio album degli Extraliscio È bello perdersi, che comprende il brano presentato al 71^ Festival di Sanremo, Bianca Luce Nera.
Nel 2022 ha pubblicato in collaborazione con Margutta 86 il singolo “È così” di Luca Barbarossa e Extraliscio, seguito dall’album di Extraliscio Romantic Robot. Presiede la Fondazione Elisabetta Sgarbi che sostiene la lettura, la diffusione culturale e la conoscenza artistica. Per il suo impegno culturale ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui l’Ambrogino d’Oro. Fa parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione Paulo Coelho, con base a Ginevra.
È componente, per nomina di Papa Francesco I, della Pontificia Accademia delle Arti e delle Scienze.

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