Toscana

Flora Commedia: Cai Guo-Qiang agli Uffizi

Flora Commedia: Cai Guo-Qiang agli Uffizi

Le Gallerie degli Uffizi sono onorate di annunciare Flora Commedia, mostra personale dell’artista contemporaneo Cai Guo-Qiang, che aprirà il 20 novembre 2018. La mostra co-curata da Eike Schimdt, direttore degli Uffizi, con Laura Donati, curatore del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi, sarà allestita nelle dieci gallerie connesse alle sale caravaggesce, nel corpo principale degli Uffizi. Complessivamente saranno esposte circa sessanta opere: dipinti di varie dimensioni realizzati con polvere da sparo, oltre a una selezione di bozzetti dell’artista che ne illustrano il processo creativo. Ieri, domenica 18 novembre, alle ore 16.00 da Piazzale Michelangelo performance City of Flowers in the Sky di fuochi d’artificio diurni creati da Cai Guo–Qiang, ispirati alla flora del Rinascimento e alla Primavera di Botticelli, hanno rivelato in modo spettacolare la mostra.

Flora Commedia nasce dalla visita di Cai Guo-Qiang agli Uffizi nel 2017: il giardino di Boboli dell’antica famiglia Medici, Palazzo Pitti, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi. L’artista usa i fiori come mezzo per esprimere oggi lo spirito del Rinascimento – il desiderio e i piaceri, la connessione con la natura, il risveglio dell’umanità e della percezione del corpo.
La mostra è parte di un progetto più ampio “Viaggio di un individuo attraverso la Storia dell’Arte Occidentale” e, dopo le mostre al Museo Pushkin di Mosca e al Museo Prado di Madrid nel 2017, l’artista arriva a Firenze. Nel 2019 continuerà al Museo Archeologico di Napoli e si concluderà in Oriente dove presenterà il frutto di questo lungo viaggio.
Coinvolgendo diversi aspetti della creazione dell’artista, la mostra mette in relazione l’esplosione diurna di fuochi d’artificio in città e il momento in cui incendia i suoi dipinti su tela realizzati con polvere da sparo. La tecnica pittorica di Cai, raffinata e complessa, stabilisce uno scambio con la Natura, ponendosi in relazione con i grandi maestri del Rinascimento le cui opere sono custodite agli Uffizi e generando una riflessione sul significato dell’arte.

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