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Turismo verde a Pesaro Urbino

monte san bartolo visto

Al confine con Romagna, Umbria e Toscana, la provincia di Pesaro e Urbino gode di un esclusivo e variegato paesaggio collinare che si spinge fino ai monti dell’Appennino: un mare di verde ancora incontaminato, dove immergersi godendo il fascino delle stagioni e approfittando delle numerose opportunità offerte.

In bicicletta: Gabicce Mare ospita la cicloturistica internazionale, un appuntamento per amatori e turisti di tutto il mondo che hanno la possibilità di vivere la natura attraverso un percorso che tocca varie località e che apre scorci di incredibile interesse: dall’azzurro del mare, all’armonico succedersi delle verdi colline, ai boschi ancora vergini dell’Appennino, dove è diffuso il noleggio di mountain bike.

A piedi: dai boschi dell’Alpe della Luna, a quelli del monte Carpegna il passo è breve. La dorsale appenninica della provincia di Pesaro e Urbino è segnata dal rosso e dal blu, i colori che indicano le vie della natura e della pace interiore: un’eccezionale varietà di sentieri, in grado di soddisfare e stupire gli appassionati del trekking che, zainetto in spalla, possono attraversare l’alta provincia interamente a piedi tra scoiattoli, cerbiatti, volpi ed altri animali che popolano questi boschi. Qua e là, proprio come in un quadro vivente, appaiono angoli di Paradiso: dal bosco di Tecchie con la sua cascata di acque limpide, ai torrenti che risalgono i monti Catria e Nerone. E per chi desidera un itinerario divertente e didattico, c’è un dettagliato calendario di escursioni distribuito tra primavera ed estate con l’aiuto di una guida e con la possibilità di passare la notte, tra una tappa e l’altra, nei rifugi di montagna.

I parchi: il monte San Bartolo, uno dei rari promontori dell’Adriatico, con le sue ginestre gialle e i suoi prati verdi, guarda con scenari mozzafiato l’azzurro dell’Adriatico. Le sinuose stradine sbucano qua e là in borghi e paesini un tempo abitati dai pescatori e che conservano l’originale fisionomia. Così Fiorenzuola di Focara, sede di un museo del mare e Castel di Mezzo, con la sua cucina di pesce e le sue botteghe artigiane. Dal monte partono poi sottili stradine che portano alle spiaggette sottostanti: veri angoli di paradiso e di mare verde. Sull’Appennino si trova invece il parco del Sasso Simone e Simoncello, dove pini, quercie e abeti secolari si arrampicano melodiosamente fino ai ruderi di fortificazioni medioevali. L’Ente Parco fornisce indicazioni e consigli per vivere questo angolo incontaminato, che introduce la Val Marecchia dove i boschi di faggi nascondono pievi e castelli, gioielli di storia e architettura. Sulle pareti rocciose di diversi promontori è possibile anche praticare l’alpinismo, mentre nella riserva naturale della gola del Furlo (nella foto a sinistra), dove ancora impera l’aquila, si trovano parchi attrezzati per famiglie con possibilità di noleggio di canoe, per solcare le acque cristalline del fiume Candigliano.

Altre idee per organizzare il proprio viaggio nella guida a Pesaro Urbino

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