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Chiese, palazzi e monumenti di Ravenna

Ravenna battistero Neoniano 19Duomo o Basilica Ursiana
Nel V secolo il vescovo Orso fondò una Basilica a cinque navate con decorazioni musive, accanto alla sede dell’Episcopio e del Battistero Neoniano. Demolita nel 1733 fu ricostruita, su disegno di Giovanni Francesco Buonamici. il campanile del X secolo fu risparmiato. Della prima Basilica, rimangono alcuni frammenti lapidei conservati nel vicino Museo Arcivescovile. All’interno del Duomo di particolare interesse l’ambone marmoreo databile all’epoca del vescovo Agnello (557-570).

Battistero Neoniano
Detto anche degli Ortodossi, il Battistero sorge sul fianco destro del Duomo, voluto dal vescovo Orso all’inizio del V secolo e completato dal vescovo Neone. E’ uno degli otto monumenti ravennati paleocristiani inserito dall’Unesco nella lista del patrimonio mondiale. L’edificio è a pianta ottagonale in laterizi (l’originale livello è a 3 metri al di sotto dell’attuale piano di calpestio). L’interno presenta mosaici della metà del V secolo, e parti marmoree di influenza ellenico-romana. L’ingresso al Battistero è consentito con un biglietto cumulativo che prevede anche l’ingresso alla Basilica di San Vitale, Sant’Apollinare Nuovo, alla Chiesa dello Spirito Santo, al Museo Arcivescovile e alla Cappella di Sant’Andrea. Centro prenotazioni Ravenna servizi: tel.0544 219938. Numero verde 800 303999. La riduzione è offerta ad associazioni, enti convenzionati, studenti. L’ingresso è gratuito per i ragazzi fino agli 11 anni, ai religiosi, ai residenti a Ravenna e provincia, ai militari, e ai giornalisti. Nei mesi di gennaio e febbraio l’orario di chiusura è anticipato alle ore 16,30; dall’1 al 31 marzo e dall’1 al 31 ottobre l’orario di chiusura è anticipato alle ore 17,30.

Chiesa Santa Maria del Suffragio
Costruita tra il 1701 e il 1728 su progetto di Francesco Fontana, fu voluta dalla Confraternita della Beata Vergine dei Suffragi. La chiesa è a pianta ottagonale; ad ogni lato corrisponde una cappella. Nella facciata, visibile dalla centrale piazza del Popolo, sono alloggiate statue e bassorilievi, opere dei ravennati Celio e Giovanni Toschini. All’interno dietro all’altare maggiore si può ammirare un’opera di Andrea Barbiani. Chiesa parrocchiale.

Rocca Brancaleone
Costruita dai veneziani nel 1457, la Rocca Brancaleone, faceva parte della cinta muraria della città. Due le suddivisioni interne, la cittadella di 14.000 metri quadrati e la rocca, vera e propria, costituita da un ampio quadrilatero di 2.180 metri quadri di superficie, con quattro torrioni circolari agli angoli, uniti da cortine murarie. Oggi la Rocca ospita un parco con un’ampia zona attrezzata per bambini. Nell’antico spazio della cittadella nei mesi estivi si svolge il festival Ravenna jazz e una rassegna cinematografica sotto le stelle. L’ingresso è gratuito tutti i giorni dalle ore 9,00 al tramonto. Nei mesi estivi è aperto un bar interno nelle ore serali.

Basilica di San Vitale
La Basilica di San Vitale fu eretta a pochi passi dal Mausoleo di Galla Placidia, da Giuliano Argentario su ordine del vescovo Ecclesio (521/534) e consacrata nel 547 dal vescovo Massimiano. Fra i monumenti più importanti dell’arte paleocristiana per la qualità e la raffinatezza delle celeberrime decorazioni musive, San Vitale presenta un nucleo centrale a pianta ottagonale, sormontato da una cupola. Fa parte degli otto monumenti ravennati paleocristiani e bizantini, inseriti dall’Unesco nella lista del patrimonio mondiale.

Basilica di Sant’Apollinare in Classe
Posta in località Classe a 5 km. a sud di Ravenna, la Basilica fu eretta nella prima metà nel VI secolo. Finanziata da Giuliano Argentario fu consacrata dal vescovo Massimiano nel 549, e venne dedicata a Sant’Apollinare, primo vescovo di Ravenna e qui martirizzato. La Basilica è uno degli 8 monumenti ravennati inseriti dall’Unesco nella lista del patrimonio mondiale. L’interno è a tre navate con due file di dodici colonne in marmo greco, il catino absidale interamente mosaicato, accoglie la raffigurazione di Sant’Apollinare in posizione orante in mezzo al suo gregge; nella fascia superiore dell’arco al centro vi è un medaglione aureolato del Cristo. Lungo le navate sono ospitati numerosi sarcofagi di vescovi ravennati dal V all’VIII secolo, di straordinario valore artistico.

Mausoleo di Galla Placidia
Il Mausoleo fu eretto da Galla Placidia, sorella di Onorio, nella prima metà del VI secolo, in seguito alla scelta di Ravenna come capitale dell’impero romano d’Occidente. L’edificio con l’attigua basilica e il vicino Museo Nazionale è parte del complesso di San Vitale. Si presenta all’esterno come una piccola costruzione a forma di croce latina, all’interno le volte, le lunette e la cupola sono decorate a mosaico; da rilevare il valore iconografico dei temi rappresentati e la mirabile fattura della decorazione musiva. Il Mausoleo è tra gli otto monumenti ravennati paleocristiani e bizantini inseriti dall’Unesco nella lista del patrimonio mondiale.

Sant’Apollinare
Nuovo La Basilica fu fondata alla fine del V secolo da Teodorico, re dei Goti, per il culto ariano; costruita come chiesa palatina, fu riconsacrata in seguito dai bizantini. L’interno è a tre navate con due file di colonne in marmo greco; sulle pareti della navata centrale sono visibili i mosaici con le famose teorie delle Vergini e dei Martiri e la suggestiva veduta del porto di Classe. La Basilica è uno degli 8 monumenti ravennati inseriti dall’Unesco nella lista del patrimonio mondiale.

Porta Serrata
Posta all’accesso nord della città sulla via che prosegue in direzione di Sant’Alberto, era detta anche Porta Anastasia e più tardi Porta Cybo. Citata in un documento del 1235, la Porta è in laterizi, con inserti di pietra d’Istria. L’arco è delineato da un motivo a bugnato con una chiave di volta che ricorda i triglifi greci.

Basilica dello Spirito Santo
La Basilica, costruita per il culto ariano fu riconsacrata al culto cattolico dal vescovo Agnello (556-559). Accanto fu edificato, sempre per volere del re Teodorico, il battistero degli Ariani. La chiesa è a tre navate divise da due file di colonne sormontate da capitelli e pulvini. L’ambone, in marmo greco, è del VI secolo. L’ingresso alla Basilica è subordinato all’acquisto di un biglietto cumulativo che permette anche la visita della Basilica di San Vitale, del Mausoleo di Galla Placidia, del Battistero Neoniano, della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, del Museo Arcivescovile e della Cappella di Sant’Andrea.

Palazzo di Teodorico
L’edificio denominato “Palazzo di Teodorico”, a pochi passi dalla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, sarebbe il nartece antistante la chiesa di San Salvatore, una grande costruzione a tre navate di cui si sono individuate tracce nel corso degli scavi. Nel portico interno e in una sala al primo piano sono conservati mosaici provenienti dal vero palazzo di Teodorico, probabilmente eretto nella zona limitrofa e non ancora precisamente identificato. L’ingresso è gratuito.

Mausoleo di Teodorico
Il Mausoleo fu fatto costruire in pietra istriana dallo stesso Teodorico, re dei Goti. La struttura si articola in due ordini sovrapposti decagonali. E’ ricoperto da un monolite del diametro di 10 metri. Da una nicchia si accede all’ordine inferiore, forse una cappella per lo svolgimento delle liturgie funebri. Si passa al vano superiore tramite una scala esterna: all’interno è collocata una vasca in porfido dove si presume abbia trovato sepoltura il re, ma le sue spoglie vennero trafugate poco dopo la morte.

Porta Gaza
La Porta si trova in prossimità dell’attuale via Circonvallazione al Molino; era inserita nella primitiva cerchia muraria romana. E’ ricordata per la prima volta in una fonte documentaria nel 1186. Costruita in laterizi con inserti in marmo, nella chiave di volta dell’arco è inserito un monogramma mariano.

testi (c) zerodelta.net

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